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Android 16 è la versione del sistema operativo di Google lanciata in Developer Preview a fine 2024 e proposta in versione stabile a inizio giugno 2025. Si tratta di un’evoluzione diretta di Android 15, da cui vengono riprese tutte le novità software e a cui vengono aggiunte funzionalità inedite e miglioramenti di vario tipo, con l’obiettivo di rendere il sistema operativo sempre più ottimizzato, completo e stabile.

Vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito ad Android 16, andando a considerare le novità integrate nel sistema operativo, i dispositivi supportati e la tabella di marcia per l’uscita del major update.

Novità di Android 16

Android 16, nome in codice “Baklava“, non è una release rivoluzionaria: Google ha lavorato a tante novità, ma senza stravolgimenti o enormi cambiamenti. Questa versione costituisce un’evoluzione diretta di Android 15, con l’aggiunta di alcune funzionalità e di vari perfezionamenti: oltre ad alcune migliorie a vantaggio degli sviluppatori, troviamo cambiamenti per quanto concerne la salute del dispositivo e maggiori possibilità di personalizzazione per gli utenti.

A livello generale, le principali novità di Android 16 includono:

  • attenuazione delle notifiche: funzione con l’obiettivo di ridurre gradualmente il volume delle notifiche quando un’app manda all’utente numerose notifiche di fila (“Impostazioni > Notifiche > Attenuazione delle notifiche” sui Pixel);
  • notifiche sensibili nascoste dalla schermata di blocco: la funzionalità nasconde automaticamente le notifiche contenenti codici OTP, ma in futuro potrebbe nascondere anche altri tipi di notifiche;
  • selettore foto integrato: già da Android 14, Google lavora al selettore di foto, un metodo sicuro che consente agli utenti di concedere alle app l’accesso ad alcune immagini e ad alcuni video selezionati, da archivi e cloud, invece che all’intera libreria multimediale. Con Android 16 sono state introdotte nuove API che consentono alle app di integrare il selettore di foto nella loro gerarchia di visualizzazione, dando all’utente finale la sensazione che sia totalmente integrato nell’app;
  • Connessione salute con cartelle cliniche: aggiunta del supporto alle cartelle cliniche in formato FHIR e del supporto ai dati di tipo Mindfulness (sessioni di yoga e meditazione);
  • integrazione dell’ultima versione di Privacy Sandbox;
  • Modalità Protezione avanzata: contribuisce a difendere da attacchi online, app dannose, connessioni non sicure e altre minacce che potrebbero mettere a rischio i dati; con la sua attivazione viene offerta protezione per il furto del dispositivo (con riavvio automatico se lo smartphone rimane bloccato per 3 giorni), per le app (con Google Play Protect e il blocco dell’installazione di app da origine non sicura), per rete e Wi-Fi (Protezione rete 2G evita le reti 2G, che risultano meno sicure), per il Web (con Navigazione sicura di Android, Navigazione in Chrome che avverte durante l’uso di siti non HTTPS, Protezione di JavaScript che disattiva alcune funzioni avanzate per ridurre i rischi) e per Telefono Google (ID chiamante e spam e filtro antispam, che rifiuta automaticamente lo spam noto);
  • supporto a nuove emoji standard 16: arrivano sette nuove emoji parte dello standard Unicode 16.0 (“Faccina con borse sotto gli occhi”“Impronta digitale”“Albero senza foglie”“Rapa”“Arpa”,  “Badile” e “Schizzi”);
  • nuove combinazioni di sticker in “Emoji Kitchen“: ora è possibile combinare le emoji per creare sticker più accattivanti, che ampliano il repertorio espressivo e contribuiscono a rendere le conversazioni più divertenti;
  • novità per il menu app recenti: all’interno del menu delle app recenti, premendo sull’icona di una delle app aperte in background è possibile trovare le nuove opzioni “Chiudi”, “Screenshot” e “Seleziona”, che si affiancano alle già presenti “Informazioni app” e “Schermo diviso”;
  • colori dinamici nell’orologio della schermata Always-On Display: l’orologio mostrato nell’Always-On Display segue il colore principale del tema impostato sul dispositivo;
  • nuova voce “Elenco di app” nel menu delle opzioni della schermata Home: permette di accedere al drawer delle app, duplicando di fatto un’azione che può essere compiuta tramite uno swipe verso l’alto;
  • lettore multimediale di sistema più scuro: il lettore che appare nella tendina delle notifiche o nella schermata di blocco durante la riproduzione di contenuti multimediali diventa più scuro, con una sorta di layer opaco semi-trasparente;
  • miglioramenti per le app sui dispositivi con schermo grande: fa già parte di Android 16 (livello API pari a 36), ma nella release 2026 del sistema operativo del robottino verde (livello API pari a 37) diventerà obbligatoria per tutte le app; perché le app si possano adattare al meglio ai dispositivi dotati di grande schermo (come pieghevoli e tablet), gli sviluppatori stanno iniziando a impedire alle app di applicare restrizioni sull’orientamento e sulla ridimensionabilità delle app stesse;
  • nuova sezione “Archiviazione dei contatti“: in “Impostazioni > App” è stata aggiunta una sezione che permette di scegliere se memorizzare i contatti solo sul dispositivo o salvarli e sincronizzarli anche con uno degli account Google registrati sullo smartphone;
  • nuova sezione “Integrità della batteria“: in “Impostazioni > Batteria” arriva una nuova sezione che mostra articoli che aiutano a prolungare la durata della batteria (con rimando al portale del supporto Google); in più è stata ricollocata la funzionalità Ottimizzazione ricaricache prima era disponibile “in prima funzione” all’interno delle impostazioni della batteria; per i Pixel 9, la sezione dedicata all’integrità della batteria accoglie anche la metrica sulla capacità della batteria, con una percentuale che stima la carica che la batteria può attualmente immagazzinare rispetto a una batteria nuova
  • preferenze regionali svincolate dalla lingua del sistema: ora è possibile scegliere la regione (tra alcune proposte che variano in base alla lingua impostata), impostare l’unità di misura per la temperatura (tra °C e °F) e scegliere il sistema di misura (tra metrico, imperiale USA e imperiale UK).
  • sblocco con impronta anche con schermo spento sui Pixel: lo sblocco dei Pixel viene velocizzato grazie alla possibilità di sfruttare il sensore di impronte anche a schermo spento:
  • nuova scorciatoia per l’ingrandimento per quanto riguarda l’accessibilità: è stata aggiunta la nuova opzione “Tocca due volte con 2 dita”: se scelta, l’utente deve effettuare un rapido doppio tap con due dita (contemporaneamente) per effettuare l’ingrandimento del contenuto presente sullo schermo;
  • problemi uditivi: restando sull’accessibilità, Android 16 sfrutta i vantaggi dell’ultima generazione del Bluetooth; l’apparecchio acustico (compatibile) connesso allo smartphone tramite Bluetooth, può essere gestito in maniera molto semplice tramite la selezione (e modifica rapida) di alcuni preset;
  • personalizzazione avanzata per le chat di gruppo RCS: Google rinnova l’esperienza di Google Messaggi introducendo la possibilità di personalizzare le chat di gruppo RCS; ora è possibile assegnare un nome e un’icona personalizzata a ciascun gruppo, rendendo l’individuazione delle conversazioni più semplice e visivamente distintiva;
  • nuovo editor fotografico con IA: con Android 16, Google Foto introduce un editor completamente riprogettato, con strumenti di modifica assistiti dall’intelligenza artificiale; tra le novità spiccano “Reimmagina”, che consente di descrivere a parole cosa si desidera vedere nella foto, e “Auto Frame”, un sistema di ritaglio automatico che espande o rifinisce la scena senza compromettere la qualità visiva;
  • nuova organizzazione dei preferiti su Google Home: l’app Google Home è stata ottimizzata con una nuova organizzazione dei “Preferiti”; ora è possibile creare scorciatoie specifiche per dispositivo: ad esempio, associare le telecamere di sicurezza alla TV del salotto, controllare il termostato dal proprio smartwatch con Wear OS o gestire luci e altoparlanti dallo smartphone; la novità è pensata per ridurre il numero di passaggi necessari per controllare un dispositivo, ma va anche a migliorare l’esperienza dell’utente attraverso una rinnovata interfaccia;
  • estensione del timer della funzione “Safety Check“: la funzione ora permette di prolungare l’intervallo di tempo senza dover impostare un nuovo controllo; in caso di mancata risposta al termine del timer, la posizione dell’utente viene automaticamente condivisa con i contatti di emergenza;
  • possibilità di effettuare pagamenti per il trasporto pubblico direttamente dallo smartwatch Wear OS associato, anche con l’app Google Wallet chiusa;
  • novità presenti dalle QPR di Android 15 e in arrivo “per tutti” con Android 16: Modalità (un’evoluzione della modalità “Non disturbare”) e app Terminal (per l’implementazione del supporto alle app Linux).

Alcune delle novità riguardano più nello specifico i modelli della gamma Google Pixel, mentre altre toccano il sistema operativo in generale (e di conseguenza riguardano tutti i dispositivi aggiornati ad Android 16). Come già capitato con le precedenti versioni, altre novità saranno introdotte nel corso dei mesi attraverso i Pixel Feature Drop e le versioni QPR (già in beta durante il rilascio della versione stabile di Android 16 a inizio giugno).

Dispositivi supportati da Android 16

In casa Google, Android 16 è arrivato come aggiornamento su tutti i dispositivi che già avevano ricevuto Android 15. Per il resto, come sempre tutto dipenderà dai singoli produttori che dovranno scegliere quali dispositivi aggiornare da Android 15 ad Android 16.

Google ha rilasciato la Developer Preview di Android 16 e di conseguenza la versione stabile su tutti i dispositivi della sua gamma Pixel a partire dai Pixel 6: l’elenco comprende, quindi, Google Pixel 6Pixel 6 ProPixel 6aPixel 7Pixel 7 ProPixel 7aPixel FoldPixel TabletPixel 8Pixel 8 ProPixel 9Pixel 9 ProPixel 9 Pro XL, Pixel 9 Pro Fold e Pixel 9a. Naturalmente, diversi smartphone e tablet di altri OEM, come  SamsungOPPOXiaomiOnePlusASUSHONOR, Motorola, Nothing e Realme, riceveranno l’aggiornamento ad Android 16, ma probabilmente nelle settimane successive al rilascio da parte di Google.

Uscita di Android 16

L’uscita di Android 16 ha seguito tempistiche più rapide di quelle a cui siamo normalmente abituati. Con questa versione il rilascio stabile non è infatti avvenuto durante l’autunno 2025, ma ben prima: la Developer Preview 1 è stata rilasciata a metà novembre 2024, con tre mesi di anticipo rispetto ai precedenti cicli di rilascio, e la versione stabile ha debuttato il 10 giugno 2025. Questo cambiamento, secondo Google, si allinea meglio con le tempistiche di lancio dei dispositivi nell’ecosistema Android, favorendo una maggiore integrazione tra hardware e software.

Come sempre, prima di arrivare alla versione stabile Big G è passata attraverso i vari step. Il ciclo di sviluppo di Android 16 ha previsto due Developer Preview e quattro versioni beta, distribuite secondo la roadmap diffusa da Big G:

  • novembre 2024: debutto della Developer Preview;
  • dicembre 2024: arrivo della Developer Preview 2;
  • gennaio 2025: prima Beta pubblica, che amplia il supporto anche ai dispositivi non Pixel;
  • febbraio 2025: seconda Beta, che introduce nuove funzionalità e corregge i bug principali;
  • marzo 2025: raggiungimento della “Platform Stability”, con API finalizzate per gli sviluppatori;
  • aprile 2025: ultima Beta prima del lancio ufficiale.

Come sempre, la nuova versione di Android arriva inizialmente sulla linea Pixel, per poi farsi vedere sui flaghship dei principali OEM (e così via sulle altre fasce di prezzo) nel corso delle settimane e dei mesi successivi: entro l’estate 2025 potrebbero già essere molti gli smartphone ad avere ricevuto Android 16 tramite aggiornamento, attraverso le varie personalizzazioni (One UI, OxygenOS, MagicOS, ColorOS, HyperOS e così via).